34. Maternità (1988)

OffiCINO, Montegonzi
Materiale: Ferro
Dimensioni: 64 x 32 x 30 cm

L’opera Maternità rappresenta un momento di intimità tra madre e figlio, nel quale i due personaggi si scambiano un tenero sguardo. Essi vengono rappresentati tramite solidi geometrici che esprimono i volumi essenziali dei corpi senza entrare nel dettaglio. La resa minimale ha la funzione di enfatizzare la gestualità e il rapporto d’amore tra madre e bambino: la donna tiene il figlio tra le braccia e lo solleva avvicinandolo a sé, mentre quest’ultimo allunga le piccole mani verso il volto di lei. In assenza di ogni dato fisiognomico, l’osservatore può comunque percepire l’intensità dello sguardo tra i due personaggi, che, grazie alla posizione delle loro teste inclinate, sembrano avvicinarsi l’uno all’altro fino a toccarsi. Di fatto la dolcezza dell’immagine può essere paragonata alla medesima di una Madonna con bambino rinascimentale. La composizione dell’opera di Cino è strutturata su una linea curva introflessa che trova il culmine del suo percorso nell’incontro degli sguardi dei soggetti. Maternità rimane tra le opere più apprezzate dal pubblico e dall’artista, che decide di esporla alla rassegna Artisti del 3° millennio presso la Galleria del Centro Arte a Bologna nel 2000, più di dieci anni dopo la sua realizzazione.