
36. Repressione (1990)

Camminando verso l’ingresso del borgo di Montegonzi, ci si imbatte nell’opera Repressione, dedicata nel 1990 dall’Amministrazione Comunale di Cavriglia agli eroi della guerra. L’opera nel 2021 è stata inserita nel percorso d’arte all’aperto ‘Fuori dall’OffiCINO’. Repressione appartiene al periodo di sperimentazione di Cino, durante il quale i volumi sono espressi tramite grandi lastre piatte e levigate che vengono saldate incastrandosi l’una all’altra, riducendo al minimo lo spessore dei volumi. L’uomo diventa in questo modo una creatura di ferro che esprime meccanicità. Il soggetto è formato da elementi lineari e minimali. Il volto è reso tramite il profilo del soldato e l’unico tratto fisiognomico evidente è l’occhio che, attento, guarda dritto davanti a sé. Sebbene la figura appaia ieratica nella sua posa statica, a tradirne la fierezza è la bocca spalancata: l’apparente urlo è direttamente collegato al titolo dell’opera e trasmette con estrema espressività il dramma della guerra.