41. Discobolo (1991)

n° 19 del percorso d’arte all’aperto, ‘Fuori dall’OffiCINO’, Montegonzi
Materiale: Ferro
Dimensioni: 195 x 40 x 40 cm

Discobolo è una scultura di grandi dimensioni. L’atleta è rappresentato in un momento di tensione dinamica, con il braccio sinistro e la gamba destra che si rispondono in posizione chiastica, pur nell’impalcatura statica dell’insieme. La scultura è composta da una serie di inserti piatti e seghettati, che ricordano l’articolazione di un ingranaggio, cadenzato dalle diverse parti anatomiche. Il modello per la realizzazione dell’opera è il celeberrimo Discobolo di Mirone, di cui Cino tra l’altro aveva visto probabilmente una riproduzione fotografica nella rivista ‘DD. Disegnare e dipingere’ (Conenna 1990: 53), rimanendone colpito a tal punto da volerne dare una propria interpretazione. Se la scultura classica rispetta i canoni della rappresentazione puramente mimetica, impostando l’immagine attraverso volumi e proporzioni, il Discobolo di Cino esprime la natura della materia, attraverso l’intersezione di superfici lineari che si innestano l’una nell’altra, rendendo la figura umana una grande macchina metallica. In quest’opera la ricerca formale dell’artista denota una certa maturità, motivo per cui i volumi sono espressi tramite superfici piatte giustapposte che si tagliano le une con le altre, creando un profilo spigoloso e seghettato, caratteristica questa che segna emblematicamente i successivi lavori di Cino. L’opera è stata collocata all’interno del Parco dei Giardini Ardenza intitolato dall’Amministrazione Comunale di Cavriglia a Carlo Minatti nel 2019. Nel 2021 l’opera è stata poi inserita nel percorso d’arte all’aperto ‘Fuori dall’OffiCINO’.